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Il volume nasce dal felice connubio tra le suggestive fotografie di Andrea Aschedamini - nuova visione di un mondo a sé dentro il mondo della città - e dai testi, tra prosa e poesia, di Davide Sapienza (scrittore e il maggiore traduttore di Jack London in Italia), in un flusso creativo che guida il lettore a scoprire i dettagli di un luogo già noto ma guardato e raccontato con sensibilità e intelligenza nuove e che prova a svelare il mistero della contemplazione. Chiaravalle è infatti, secondo la felice definizione di Giovanna Salvioni, autrice dell'introduzione al volume, "un piccolo mondo nel vasto mondo esterno; è, varcata la soglia, altro, cosicché la soglia divide e unisce nello stesso tempo due diversità, due territori naturali e due spazi dell'anima". Una soglia che i due autori hanno voluto oltrepassare, trascorrendo un giorno e una notte all'interno dell'Abbazia, condividendo con i frati i tempi e gli spazi di una quotidianità scandita dal lavoro, dalla condivisione e soprattutto dal silenzio. Questo libro si presenta così come un distillato di poesia e fotografia, che è soprattutto un invito, non solo a visitare un luogo fisico, ma anche a fare esperienza di una riflessione che restituisca alle parole e alle immagini il loro potere originario.